Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Casa che si pretende sia stata degli Ansaldi famiglia antichissima, che dicesi venuta da Modena, e che seguitò il partito Lambertazzo per cui poi fu scacciata da Bologna. Ansaldo Ansaldi dottor di legge diacono e canonico di S. Pietro, lettor pubblico, e scolaro d’ Irnerio fioriva del 1149. Non si sa se Francesco di Negri Ansaldi detto già dei Cavalieri di Cremona anch‘ esso dottor di legge e lettore dello studio nel 1343 fosse discendente dalla famiglia Bolognese.
Dicesi che qui vi abbiano abitato i Torrelli.
Pare che del 1513 fosse d’ Antonio Maria da Lignano e li 18 settembre 1522 di Luigi del fu Cesare Asinelli alias Zagnoni.
1549 6 Aprile. Luigi del fu Cesare Asinelli alias Zagnoni vendette a Giovanni Battista del fu Iasone Vizzani, una casa sotto S. Andrea degli Ansaldi, presso la via pubblica a mezzodì, e a settentrione , presso i Fantuzzi a sera, e i Serpa a mattina, per lire 2000. Rogito Francesco Coltelli. La casa degli Asinelli fu poi unita a quella che divenne Elefantuzzi.
1517 29 ottobre. Era del dottor Bonifazio Fantuzzi come da decreto fatto dal Senato in detto giorno a di lui favore.
Il dottor Bonifazio Fantuzzi abitava in una casa sotto S. Andrea degli Ansaldi, e altre sue case nella cappella di S. Maria di Bulgari, le quali case occupavano piedi 40 di fronte, in faccia di cui vi era certo terreno vacuo pubblico detto la corte de’ Bulgari, presso le case posteriori di detto Bonifazio il qual terreno vi era donato dal detto Fantuzzi.
1555 15 Febbraio. Ippolita di Nicolò Paltroni vedova di Latanzio Serpa, comprò una casa da Giovanni Battista del fu Bonifacio Elefantuzzi per L. 9000 a nome di Antonio Camillo e di Galeazzo Serpa suoi figli. Si dice che era sotto. la parrocchia di S. Andrea delle Scuole, in confine degli Archi a ponente, di Carlantonio Serpa a levante, di uno stradello detto la Scimia dl dietro, con stalla e stalletta in detto stradello presso i beni di S. Petronio, e di altra via. Rogito Giovanni Francesco Archi, e Cesare Gerardi.
1565 4 Gennaio. Plinio d’ Antonio Tomaselli acquistò dagli eredi di Camillo di Latanzio Serpa una casa grande e una piccola sotto S. Andrea degli Ansaldi in confine di Paolo degli Archi a ponente, di Carlantonio Serpa, ed altri. Per lire 10000, rogito Paolo degli Archi.
1596 7 Giugno. Confinava coi Leoni, con altri beni Tomaselli, e di là da questi quelli dei Serpa.
1616 31 Ottobre. Confinava con Annibale Paleotti, e in luogo dei Serpa Angelo Pagnoni.
Pervenne alle suore di Gesù e Maria per testamento fatto nel 1616 da Camilla di Crescenzo Crescenzi vedova di Plinio Tomaselli , erede ab intestato di Giovanni Andrea di lei figlio, morto il primo giorno d’ agosto 1616, e madre di Zenobia di detto Plinio, suora in S. Agostino, poscia una delle fondatrici del convento di Gesù e Maria coi nomi di suor Maria Agostina.
Nata una controversia fra i due conventi sull’ eredità Tomaselli fu questa composta con transazione dei 30 luglio 1650, rogito Giulio Cesare Cavazza mercè la quale questa casa fu assegnata alle suore di Gesù e Maria in prezzo di L. 18451.19, e la casa piccola in lire 2021.12.
I Tomaselli detti prima Tuani, sembra che venissero da Tuano castello del Reggiano in luogo detto la Querzola.
Antonio di mastro Giuliano, matricolato nell’ arte dei calzolari, nel 1509 fu il primo a dirsi dei Tomaselli essendogli stato dato il cognome, e l’ arma dai Tomaselli di Napoli.
Fu acquistata dall’ avvocato Gavazzi sindaco del Reggimento, che oltre i molti risarcimenti interni fece la facciata, avendo li 18 maggio 1792 ottenuto dal Senato di sostituire alle colonne di legno, altre di pietra all’antica casa dei Torelli.