Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Casa enfiteotica del Vescovo di Bologna che sembra appartenesse nel 1550 ad Antonio del Piffaro. Fu poi di Mario Roti, il quale li 16 novembre 1583 francò il canone mediante L. 675 a Gabrielle Paleotti primo Arcivescovo di Bologna che impiegò la somma nell’acquisto di una casa dei Seccadenari per compiere il Vescovato, mediante rogito Alessandro Silvestri. Si dice che la detta casa fosse posta nel Borgo di S. Pietro sotto la parrocchia di S. Martino in confine di Domenico Maria Buffoni, dell’Avesa che fu valutata L. 6273 li 13 marzo 1585 rogito Giovanni Garelli, e Carlo Arriveri.