Origine di Bologna

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Via Bertiera 18 (N.1916, N.1915, N.1914)

Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
N. 1916, 1915, 1914. Case dei Fiori che si dice le godino da quattro secoli, e che tutte le restaurarono nel secolo XVI; cosa che può essere, ma che per provarlo è necessario l’ ispezione dei documenti. Il Masini ristampato racconta che qui si trovavano gli avanzi di un convento di monache, detto di S. Raffaele e Gabriele, giudicato per esistere nel 1320, di proprietà Fiori Alessio, che dicesi facesse vedere la chiesa tuttavia conservata, e i resti del campanile ridotto ad altana, suppone ancora che sia stata parrocchia, per avervi trovato un cimitero con ossa di cadaveri d’ ambo i sessi ; ma prima di dichiarare che questo cimitero fosse quello di una parrocchia. dovevasi verificare se quei cadaveri avevano appartenuto a persone adulte od a bambini. Finalmente si aggiunge che il convento sia stato abbandonato nel 1350, e che le monache, ridotte a piccol numero, passassero ad abitare nella Mascarella. Tutta questa leggenda del Masini ristampato è una vera favoletta. Nessun elenco di chiesa, ricorda chiesa, parrocchia, o convento intitolato S. Raffaele e Gabriele; in prova di che veggansi gli elenchi del Melloni nelle sue opere, e quello del 1408 manoscritto.
 
Si termina col dire che a sinistra della loggia del N. 1916 è murata una lapide con questa leggenda: “Pregate per i morti e fate bene ai vivi”. Di queste lapide ve ne sono altre due in Bologna. una nella vicina strada delle Oche presso la via Case Nuove di S. Martino, e l’altra nel principio della via di Fiaccalcollo presso la via di Rialto.
Si trova che nel 1636 fossero in Bertiera Terziarie Carmelitane, e da ciò sarebbesi argomentato esser quivi il convento di S. Raffaele e Gabriele.
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