Vicolo scomparso. La descrizione di questa via non fu stampata nelle Cose Notabili, ma è rimasta nel manoscritto della Storia Cronologica. Qui è stato riportato quanto Giuseppe Guidicini scrisse.
Dalla “Storia Cronologica …” (manoscritto) di Giuseppe Guidicini.
Battocchio è un cortile nella via delle Moline al numero 2026 la cui comunicazione colla pubblica strada fu chiusa da un portone nel 1823 per concessione dell’Ornato.
Questo cortile, di livello più basso della vicina strada, sembra che fosse lo sbocco del vicolo Basadonne, che cominciava nella via delle Case Nuove di S. Martino fra i numeri 1966 e 1967, o di qualcun altro dei vicoli chiusi anticamente per ampliare il Concento di S. Martino dell’Avesa.
Sotto il cortile evvi un battocchio o recipiente coperto in volto il quale, all’occasione che nel Carnevale del 1823 fu purgato dalle deposizioni delle acque trovate di P. 3 e Once 6 dopo 73 anni ch enon eran state levate, si verificò esser lungo P. 20, alrgo altrettanto, e alto P. 6 dal suo fonfo all’apice del volto. Nella stessa occasione si vide in una delle sue pareti la seguente legenda:
D.O.M.
Battocchio che presta acqua alla Stuffa di S…Suffia
Il primo giorno di quaresima del predetto anno 1823 fu riempito dalle acque che si tragono dal vicino Canale delle Moline.
In faccia all’ingresso del cortile evvi una casa che nel 1652 era di Chiara Asti o dall’Aste, famiglia che ebbe altri stabili in queste vicinanze.
Il 12 dicembre del detto anno si fece convenzione nella quale li Cospi proprietari del N. 2024 nella via delle Moline permisero all’Asti di metter pali murati alla distanza di P. 5 dall’uscio della loro Stuffa, e l’Asti concesse ai Cospi di usar dell’acqua dal suo Battocchio per servigio di detta Stuffa o Tintoreria.
A quei tempi questo cortile si chiamava Piazzetta del Battocchio delle Moline e le sue acque si vendevano per la città da varj facchini, pratica che continuò fino al principio del secolo XVIII.
La casa dell’Asti nel 1715 era di D. Giuseppe Nutti e del 17986 della Compagnia di S. Carlo della Crocetta, come consta dai Campioni della tassa delle Seliciate dei detti anni.
- 1549 27 aprile. Matteo del fu Bartolomeo Muratore Milanese compra dagli eredi di Lodovico de Asti certa piazza ossia vicolo vacuo presso le case dei Capi delle Moliture a settentrione; le case della B.V. Della Mascarella a mezzodì, e l’acquedotto Avesa a oriente. Gli viene accordato suolo pubblico per edificarvi casa.