Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Fra gli stabili confiscati ai Canetoli per l’assassinio di Annibale Bentivogli si trova notato una casa dopo quella di Carlo Ghisilieri, e Bonfilio la vendette a quei da Canobbio.
1505, 5 dicembre. Matteo Griffoni vendette a Pietro di Giacomo Bonfigli una rata e parte di una casa grande sotto S. Sebastiano in confine dei Ranuzzi, altra casetta con stalla sotto S. Colombano per L. 50. Rogito Virgilio Gambalunga. Confina di sopra la via pubblica, Giovanni e Battista Ranuzzi a sera, Guido Cavazzoni a mattina e gli eredi di Magone di Ringhiera da Boemi di sotto. La stalla confinava con la via di S. Giovanni.
1537, 21 aprile. Assegnazione a Pietro di Giacomo Bonfigli, ed al conte Alessandro di Antonio Maria Legnani da Francesco di Gabriella Giulii da Canobbio, della metà di una casa sotto S. Sebastiano. Confina la via pubblica da due lati, Girolamo Cavazzoni, i Ranuzzi, e Carlo Usberti.
1548, in ottobre. Il Senato concede al dottor di legge Giulio de Giulii da Canobbio che per comodo di sua casa, in cappella S. Sebastiano, la maggior parte della quale è posta nella via di Borgo Mozzo, possa chiudere, ed occupare piedi 5 e oncie 2 di pubblico suolo per dirizzare a retta linea un vecchio muro, ed uguagliarlo alla casa del cav. Carlo Usberti, e dall’ altra parte alzarvi modioni per sostegno della facciata.
1555, 23 ottobre. Paola del dott. Giulio de Giulii Cannobi moglie in seconde nozze del dott. Taddeo Seccadenari, dimise li beni ereditari del padre a favore di Gio. Battista di lei figlio avuto dal dott. Filippo Teodosi di lei primo marito, fra quali una casa grande sotto S. Sebastiano, che confina con Girolamo Cavazzoni a mattina, con la via pubblica a mezzodì, coi frati di S. Gregorio a sera e con Ippolito Pistorini a settentrione, per L.7000. Rogito Girolamo Zani.
Tre famiglie Canobbi si sono avute in Bologna, che cosi si chiamarono per derivare da Canobbio castello del milanese. I Giulii che furono proprietari del suindicato stabile, finirono nella suddetta Paola del dottor di legge Giulio, e che cominciavano da Gabriele padre del predetto Giulio. I Ticinali venivano da un Francesco matricolato nell’ arte dei Calegari, e nel 1532 si estinsero in Silvia Margarita di Giacomo, moglie di Carlo di Pompeo Bolognetto, morta nel 1692. Questi ebbero Giuseppe del suddetto Francesco tesoriere di Bologna e parente di Gregorio XIII in causa di Laura Guastavillani di lui moglie, e si dissero anche Ticinelli. Abitavano dalla volta dei Barbari.
I Mazza cominciarono da Stefano, e finirono in Bartolomeo del capitano Ambrogio. Questi ebbero Gio. Francesco d’Ambrogio Seniore che fu Vescovo di Forlì morto in Firenze nel 1589. Sulla famiglia Teodosi si hanno poche notizie. Fece essa nobili parentadi e sarà stata facoltosa trovandosi che Lodovica sposò Baldassare Lupari dandogli in dote scudi 4500, somma esorbitante a quei dì.
Ritornando poi a ques’a casa, del 1715 era degli Ercolani, poi dell’ avv. Cesari.