Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Chiesa antica di Sant’Antonino di Porta Nova, che fu parrochiale. Il Masini scrisse che certi canonici regolari di Parma, vennero ad abitare presso questa chiesa, in una casa merlata a quella contigua, circa la metà del secolo XIII, la qual casa fu poi da loro abbandonata nel 1254, per passare a S.Gregorio fuori di città.
Nel 1256 nel Trebbo di S.Antonino, e nel 1289 davanti la chiesa di S.Antonino pubblicavansi i Bandi.
Si ha realmente memoria di una casa merlata, posta sotto la parrocchia di S.Antonino di Porta Nuova, ricordata da un rogito di Giacomo di Zunta Cerveleri, nel quale vien detto che apparteneva a Rolandino di Bonacossa Tebaldi, già morto li 21 aprile 1281 (vedi aggiunta alla via delle Asse).
Sembra certo che anteriormente alla venuta dei canonici Parmensi fosse già parrocchiale, mentre trovasi un Guicciardino dottore, che par Io stesso alle volte intitolato Guicciardinus Mali Consilii, il quale stava da S.Colombano, ed un Odorico Boni Consilii, il quale stava nel 1214, sotto S.Antonino di Porta Nuova, anzi si sospetta che li Bonconsigli e Malconsigli, derivino dallo stesso stipite.
Il libro detto delle Asse nell’archivio di S.Pietro cattedrale, fa menzione di questa parrocchia posta nel Borgo delle Banzole sino al 1299.
Il ius patronato di s. Antonino fu sempre dei parrocchiani, che restaurarono la chiesa nel 1509. Li 11 marzo 1550, il cimitero che era presso il cortile della canonica, in confine dei Coralli e dei Tanari, fu dato in enfiteusi per annue lire 23, a Francesco di Giacomo Muratori, il quale nel susseguente 31 marzo, ne vendette porzione per lire 275. 10 a Pellegrino e Pietro fratelli Tanara, e porzione per lire 224. 10 ad Angelo Michele Chiudaroli.
Li 18 maggio 1620 fu soppressa la parrocchia la quale venne ripartita fra le altre vicine.
1619. Li 2 novembre. Assegnazione della chiesa parrocchiale di s. Antonino di Porta Nuova, e della canonica annessa agli amministratori dell’Opera delle Scuole Pie, per fabbricarvi le scuole cosi chiamate. Gli amministratori suddetti si obbligarono pagare annue lire 300, a don Giovanni Battista Possenti, rettore di quelle scuole, sua vita natural durante. Rogito Vittorio Barbadori.
Il di 18 maggio 1621, si fece l’ apertura delle scuole e vi rimasero per anni undici e quasi mesi sette, quando li 14 dicembre 1632, l’amministratore vendette questa chiesa e la canonica per lire 3000, alla compagnia chiamata degli anni della B.V. come da rogito Bartolomeo Lemi; la qual compagnia aveva avuto origine nel 1631, e poi accresciuta dall’unione della compagnia di S.Maria della Mercede, seguita nel 1774.
La chiesa fu come riedificata, poi riaperta nel 1782.
La compagnia fu soppressa li 26 luglio 1798.
Questi stabili furono comprati da don Carlo Picinelli, cessionario dell’ avvocato Giacomo Pistorini, come da rogito di acquisto del notaio Luigi Aldini del 6 marzo 1799 (nel testo originale del Guidicini era scrittp 1779, evidente errore di cui il Breventani non si accorse) e di cessione dei 28 mese stesso, rogito Vincenzo Manzi.