Dai Cartigli del Comune di Bologna
Ex Chiesa di Santa Maria degli Angeli
Venne costruita nel 1474 nel luogo di una piccola cappella dedicata ai re magi. La facciata è stata restaurata da Alfonso Rubbiani e Edoardo Collamarini nel 1900.
Indirizzo:
via degli Angeli, 22
Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
N.295. Gli storici bolognesi ricordano la torre di Saldino Banchiero, posta in via Truffa il mondo, la quale fu fatta demolire nel 1351 dai frati di s. Maria Novella dell’ordine domenicano in Firenze, essendone possessori , ed in circostanza d’aver essi intrapresa altra fabbrica in questa via.
1384. Li 6 novembre. Dalla Mensa di Bologna si concede in enfiteusi a Ghirardo da Verona ed ai suoi eredi, il suolo e terreno già spettante ai frati suddetti nel Borgo di Truffa il mondo, sotto la parrocchia di s. Lucia, per l’annuo canone di soldi 12, come da rogito Albiroli.
Nel principio del XV secolo esisteva già in questo luogo una piccola cappella lunga piedi 12, larga piedi 8, fabbricata sopra quattro colonne, che copriva un altare sul quale vi era una statua di Maria Vergine d’ antica scultura, detta s. Maria dei tre Maggi. Li 14 gennaio 1513 Giovanni Cavalcabò ottenne licenza dal Legato di Bologna di poter fabbricare un arco o vólto, per due piedi, dietro la mura della città sopra l’Immagine della B. V. da chiamarsi della Pace, rimpetto alla via di Truffa il mondo.
1442. Li 30 luglio. Godeva le rendite di questo suolo Tommaso del fu Meastro Bartolomeo del già Parentucello di Sarzana, dottor teologo della chiesa bolognese, poi salito alla cattedra pontificia col nome glorioso di Nicolò V. Questi, che fu scolaro nello studio pubblico , poi segretario del B. Nicolò Albergati , vescovo di Bologna , sotto la detta data locò a Paolo di Giacomo Medico , ed a Francesco d’ Antonio Tuttoboni tintore , l’oratorio di s. Maria di Truffa il mondo e li terreni annessi spettanti alla mensa vescovile, per anni 9 e per l’annuo canone di lire 2, a rogito Rolando Castellani. Il Tuttoboni con undici compagni diede principio ad una compagnia, che, dal costume di vestir fanciulli da angeli, che cantassero le lodi della Madonna ed intervenissero alle processioni, si disse compagnia di s. Maria degli Angeli.
Nel 1450, mentre era Legato in Bologna il cardinale Bessarione, i monaci di s. Procolo offersero alla confraternita degli Angeli l’ospitale loro di s. Procolo appellato dei Bastardini, ingiungendo ad essa di unirsi a quella di s. Sisto, che era presso s. Procolo, a quella di s. Maria Maddalena posta in Saragozza, e a quella di s. Eustachio , che risiedeva in s. Cristoforo detto delle Muratelle pure in Saragozza.
Li 28 giugno 1450 i confratelli di s. Maria degli Angeli fecero mandato in Francesco Tuttoboni di discutere sulle convenienze dell’accettazione o rifiuto dell’offerto ospitale, e dell’unione all’altre tre società, come da rogito di Giovanni Maria Gambalunga. Il Tuttoboni accondiscese alle fatte offerte e stipulò l’uno e l’altro progetto, a rogito Bonfili.
Li 13 ottobre li monaci di s. Procolo stipularono la cessione dell’ospitale alle quattro compagnie unite, le quali presero il nome di s. Maria de gli Angeli, come da rogito di detto Bonfili.
Nate differenze fra li confratelli riuniti, alcuni della compagnia di s. Maria degli Angeli, compreso il Tuttoboni, si separarono ritornando al loro antico oratorio, dove, prosperando, ottennero li 12 dicembre 1474 la locazione del suolo e dell’oratorio per l’annuo canone di lire 5 e col privilegio di poterlo francare per lire 130; rogito Mascone Savj.
Dopo ciò, li 4 marzo 1475, come da rogito di Girolamo del fu Tommaso da Fagnano , l’anzidetta compagnia acquistò una casa posta in strada Castiglione, aprendo la strada detta Viazzolo in prospetto della chiesa, il qual Viazzolo fu di tutta proprietà della compagnia suddetta. Nel 1492 fu restaurata la chiesa di s. Maria degli Angeli; nel 1502 i confratelli francarono il canone, a. rogito Ercole dall’Oro, al vescovo di Bologna, il quale volle però che la confraternita offrisse ogni anno una libbra di cera al vescovato.
1559. Li 13 aprile. Deliberò la stessa compagnia di ridurre ad abitazione il piccolo oratorio vecchio e di formarne un nuovo dietro la chiesa, lungo pertiche 4. largo piedi 9; lo che fu eseguito colla spesa di lire 2000, e più di lire 700 negli arcibanchi.
1579. Li 10 settembre. Il vicario vescovile decretò che questa compagnia dovesse chiamarsi degli Angeli, a distinzione di quella di s. Mamolo che invece lo si doveva di s. Maria degli Angeli ed ospitale dei Poveri Innocenti, come si ha per gli atti di Lodovico Cattani.
Questa confraternita fu soggetta al suo fine li 27 luglio 1798. L’oratorio , l’orto e la casa dell’ortolano, furono comprati da Antonio Lollini e da Giovanni Giorgi li 8 gennaio 1799 , quindi la chiesa col restante dei locali da Serafino Santelli comprati li 6 novembre 1803; ambedue tali contratti furono a rogito del notaro Luigi Aldini.
Dalla “Miscellanea” di Giuseppe Guidicini: RISTRETTO DELLA STORIA DELLE CHIESE DI BOLOGNA E DI ALTRI STABILI (Notizie – per la parte antica – prevalentemente attinte da Bologna Perlustrata, di Antonio di Paolo Masini, Bologna, 1666, volume I
Santa Maria degli Angeli.
Compagnia nella via di Truffa il Mondo, la quale ebbe principio nel 1439.
L’antica chiesa era lunga piedi 12 e larga piedi 8, sostenuta da quattro grosse colonne murate d’attorno e istoriate con la nascita di Cristo e visitazione dei Re Maggi, che si pretendeva fatta a similitudine della santa capella di Betlemme.
La compagnia fu soppressa il 27 luglio 1798.
Il 10 marzo 1808 doveva chiudersi il locale, ma seguì solamente il 16 agosto dell’anno stesso.