Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Parte posteriore della Casa posta in via degli Albàri N.1647 (Vedi detta strada). Questa casa è in faccia alle stalle Arcivescovili, e fu della famiglia antica Mezzovillani. Alli 4 aprile 1642 fu venduta dall’abbate Nicolò dei conti Gualdi Bagni al conte Carlo del fu Alessandro Sforza Attendoli Manzoli per lire 1500, a rogito Marco Melega ; nel qual contratto è annunziata essere sotto s. Nicolò de gli Albàri nella via del Carbone.
Il detto Conte Carlo Sforza testò lì 20 ottobre 1670. Rogito Carlo Maria Vanotti, e Francesco Maria dal Sole. Lasciò erede fiduciaria l’Opera dei Vergognosi. Le sue rendite per un terzo le applicò per mantenere letti nell’Ospitale degli Sportini, una terza parte fu riscossa a favore di Bartolomeo Manzoli, e ordinò che dell’altro terzo si facesse un cumulo a benefizio dell’ampliazione del predetto Ospitale.
Corrisponde da questa parte la grande ed alta camera al secondo piano con finestra al nord; la si ricorda per quella, nella quale il Guercino da Cento (Barbieri) e li Gennari vi avevano il loro studio di pittura. Quelle molte case che un dì furono abitate da quei sommi, che illustrarono la nostra Patria, e che a mano a mano andrò indicando, avrebbero dovuto religiosamente conservarsi siccome altrettanti Santuarj, ma non essendolo, venghino almeno ricordate, con memorie locali, perchè a tali glorie l’artista e lo straniero possa rendere quel tributo di ammirazione e rispetto che tanto gli è dovuto. Li Gennari , oriondi anch’ essi di Cento e scolari del Guercino , furono suoi eredi in causa di Barbara Barbieri, di lui sorella, maritata in Ercole di Benedetto Gennari. Questo stabile fu acquistato dal sunnominato Zamboni nel 1784; fu poi di Jacopo Alessandro Calvi, detto il Sordino, pittore, di cui furono eredi i signori Ferrari.