Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Residenza dell’arte dei merciari, ricordata da un rogito di Bartolomeo Ruffini 21 agosto 1455, dirimpetto alla chiesa di s. Leonardo delle carceri, avente sopra la porta per iscrizione: Societas Merciariorum ; confina a levante colla Corte delle Massare, a mezzodì colla via delle Accuse, a ponente colla piazzola della Canepa ed a settentrione colla casa del Dazio dell’ Orto. Questo stabile, che non è superato in grandezza ed eleganza che dalla residenza dell’arte dei notari e degli strazzaroli, fu stimato scudi 2676.
Gli statuti primi dei merciari sono del 1346 e 1353, poi stampati nel 1605.
Il loro oratorio era dedicato a s. Nicolò.
Fu compagnia ricca e numerosa, ed impiegava alcune migliaia di persone.
Li 5 gennaio 1798 si prese possesso dei suoi beni, che furongli restituiti del 1800.
Dalla “Miscellanea” di Giuseppe Guidicini: RISTRETTO DELLA STORIA DELLE CHIESE DI BOLOGNA E DI ALTRI STABILI (Notizie – per la parte antica – prevalentemente attinte da Bologna Perlustrata, di Antonio di Paolo Masini, Bologna, 1666, volume I
S. Nicolò
Chiesa dell’arte dei merciari, posta nella via delle Accuse, rimpetto alle notarie del Podestà.