Piazza dell’Otto Agosto
Vi confluiscono le vie Irnerio, dell’Indipendenza, Federico Venturini, Ciro Menotti e Piero Maroncelli.
Quartiere San Vitale.
Prima documentazione dell’odonimo: 1874.
Risale al 1219 l’acquisto da parte del comune di Bologna dell’area, oggi occupata da piazza dell’Otto Agosto, da dedicare a mercato del bestiame (Guidicini, III, 271).
A metà del XIII secolo il mercato era già operativo: il Guidicini (Ibidem) testimoniò un decreto del 1251 che disponeva di tenere una fiera di bestie grosse presso porta Govesa (altro nome per il Torresotto di via Piella), che si trova appunto vicino alla nostra piazza.
Prima del periodo napoleonico gli odonimi di questa piazza ruotavano attorno a Campo Magno e Mercato.
Infatti, gli estimi del 1296/97 documentarono questa area come Campus Mercati.
Lo Zanti chiamò questa piazza Campo Magno, detto anche Campo del Mercato.
Più o meno lo stesso l’Alidosi: Campo del Mercato detto anco Campo Magno.
Camp dal Mercà è l’odonimo in lingua bolognese usato dal Banchieri.
L’Aretusi indicò nella sua pianta Campo del Mercato e delle bestie.
Semplicemente Mercato fu indicato dal Mitelli.
Il Salaroli usò tre odonimi differenti per questa piazza: Campo del Mercato, Campo Magno e Piazza del Mercato.
Le lapidette napoleoniche del 1801 ufficializzarono un nome dal significato completamente diverso: Piazza d’Armi, in quanto, in quei tempi, questa piazza era spesso utilizzata per parate e riviste militari.
Il nome Piazza d’Armi attecchì poco, in quanto il Guidicini (Ibidem) descrisse questa piazza con il nome di Piazza della Montagnola, l’Indicatore usò il nome di Piazza del Mercato detta delle Armi. La sola Origine usò l’odonimo delle Lapidette: Piazza dell’Armi, mentre l’Itinerario addirittura ignorò l’esistenza di questa piazza.
L’odonimo attuale fu deciso durante la riforma toponomastica del 1873-78: piazza dell’Otto Agosto.
Va notato che nelle piante del Mitelli e del Monari Campo Magno indica non il Campo del Mercato, ma una area a oriente della Montagnola, identificabile grosso modo con l’area oggi occupata dallo Sferisterio, dove era la chiesa di San Giovanni Decollato dell’Arciconfraternita di Santa Maria della Morte. Anche la descrizione dello Zanti sembra confermare che Campo Magno fosse da riferire all’area appena descritta (Campo Magno, vien detto quella parte di mercato, che non è occupato da casamento alcuno, detto vulgarmente campo del mercato. In questa parte vi è la Chiesa di S. Giovanni della Compagnia di Santa Maria de l’Ospitale della morte …), ma altrove apparentemente si contraddisse affermando che Mercato, abbiamo dichiarato essere Campo Magno.
Fonti
Zanti: Nomi, et cognomi di tutte le strade, contrade, et borghi di Bologna, di Giovanni Zanti pubblicato nel 1583.
Alidosi: Nomi delle strade, vie, borghi, et vicoli, che sono nella città di Bologna, di Giovanni Niccolò Pasquali Alidosi, pubblicato nel 1624).
Banchieri: Origine Delle Porte, Strade, Borghi Contrade, Vie, Viazzoli, Piazzole, Salicate, Piazze, e Trebbi dell’Illustrissima Città di Bologna con i loro Nomi, Pronomi, e Cognomi, di Camillo Scaligeri della Fratta (pseudonimo di Adriano Banchieri), pubblicato da Clemente Ferroni nel 1635.
Aretusi: Origine di Bologna. Pianta di Bologna di Costantino Aretusi, pubblicata nel 1636.
Mitelli: Bologna in pianta, città del Papa, famosa pianta di Agostino Mitelli, pubblicata nel 1692.
Salaroli: Origine di tutte le strade sotterranei e luoghi riguardevoli della città di Bologna di Ciro Lasarolla (pseudonimo di Carlo Salaroli), pubblicato nel 1743.
Monari: Città di Bologna posta in pianta in esatta misura con la distinzione de portici che sono in essa, Pianta di Gregorio Monari, pubblicata nel 1745.
Guidicini: Cose Notabili della Città di Bologna ossia Storia Cronologica de’ suoi stabili sacri, pubblici e privati, di Giuseppe Guidicini (scritto prima del 1837, ma pubblicato nel 1868).
Itinerario: Itinerario di tutte le strade, borghi, vie, vicoli e viazzoli della città di Bologna colla distintiva d’ogni Strada a qual commissariato di Polizia appartenga, pubblicato a Bologna nel 1835.
Origine: origine della denominazione delle 334 strade che compongono la città di bologna, di Goldini e C.. Pubblicato a Bologna nel 1843.
Indicatore: Indicatore Bolognese riferibile a ciascun edifizio componente la città, di Sebastiano Giovannini pubblicato nel 1854.
Estimi 1296/97: Atlante Storico delle città italiane. Emilia Romagna, 2 Bologna. A cura di Francesca Bocchi, pubblicato da Grafis, Bologna, 1995,1998 (contiene gli Estimi 1296/1297).