Via del Rondone
Da via delle Lame a via Azzo Gardino.
Quartiere Porto.
Prima documentazione dell’odonimo: 1340 (Borgo Rondone).
L’attuale via del Rondone solo parzialmente corrisponde all’antico Borgo del Rondone, che era via formatasi tra XII e XIII secolo durante la fase di espansione della città, tra la seconda cerchia di mura (la cerchia dei Torresotti o del Mille) e l’ultima cerchia, trecentesca. Il Borgo Rondone da via delle Lame arrivava in via Azzo Gardino comprendendo un tratto dell’attuale via Castellaccio (se ne vedano le note), mentre il tratto che si dirige verso nord e si immette in via Azzo Gardino è di recente apertura. attraversando lo spazio ortivo che fu del convento delle suore minori osservanti di Santa Chiara dette volgarmente le Cappuccine. Tale convento fu espropriato dal governo filofrancese nel 1806.
All’inizio del XX secolo, via del Rondone venne interrotta ed il tratto tra via Castellaccio e via Azzo Gardino fu inglobata in via Castellaccio.
Borgo Rondone è nome abbastanza antico, documentato fin dal 13401.
Lo Zanti ipotizzò che in Borgo Rondone, attraversando una zona prativa, il che era sicuramente vero, vi era una sola casa nella quale nidificavano le rondini e ciò sarebbe stato all’origine del nome. Il Salaroli ed il Guidicini prudentemente si astennero dal fare ipotesi. Più credibile l’ipotesi del Banchieri secondo cui Rondone avrebbe potuto essere il nome di un ortolano che abitava in questa zona (raccontò, come suo solito, a tal proposito, una divertente storiella).
Il Guidicini2 segnalò, ma senza citare la fonte documentale, che anticamente Borgo Rondone fosse noto come Borgo Pollicino o Polese e che nel 1582 il Borgo Rondone era diviso in Borgo Rondone di Sopra e Borgo Rondone di Sotto.
La riforma toponomastica del 1873/78, come in tanti altri casi simili, soppresse la denominazione urbanistica generica Borgo, ufficializzando l’odonimo via del Rondone.
Fonti