Via del Piombo
Da via Fondazza a piazza Giosuè Carducci.
Quartiere Santo Stefano
Prima documentazione dell’odonimo: 1502 (via del Piombo).
Nel 1502 fu trovato, sotto un arco delle mura di Bologna, in capo alla nostra via, che parte da via Fondazza, un bassorilievo raffigurante una Pietà della Madonna su una lastra apparentemente di piombo (Guidicini, IV, 197). Da allora la via cominciò ad essere chiamata via del Piombo. Ne nacque una compagnia spirituale (detta del Piombo) che costruì la chiesa, che, poi espropriata in periodo napoleonico e trasformata in privata abitazione, divenne la dimora di Giosuè Carducci negli ultimi anni della sua vita.
Precedentemente (Guidicini) era chiamata Borgo di S. Cristina della Fondazza o semplicemente Borghetto della Fondazza.
Il nuovo odonimo ed i vecchi coesistettero per lungo tempo.
Lo Zanti riportò sia Borghetto della Fondazza (denominazione principale), sia Via del Piombo.
Analogamente l’Alidosi riportò Borghetto della Fondazza e Borghetto del Piombo.
Banchieri ed Aretusi riportarono solamente Borghetto della Fondazza.
Nella pianta del Mitelli la via è indicata come via del Piombo, ma il Taruffi, nel 1738, la chiamava Borgo di Santa Cristina.
Il Salaroli usò Borghetto della Fondazza e Borghetto del Piombo.
Il Monari, come spesso avvenne, ripetette quanto già indicato dal Mitelli (via del Piombo).
Piombo fu il nome ufficializzato dalle lapidette del 1801, che, come sappiamo, molto si basarono sulla pianta del Monari,
Dal 1801 in poi l’unico odonimo usato fu quello di via del Piombo.
Tutti gli odonimi sono di semplice interpretazione.
Su Piombo si è già detto.
Per Borgo e Borghetto si veda la sezione sulle denominazioni urbanistiche generiche usate in passato a Bologna.
Santa Cristina era il nome della chiesa (tuttora esistente) e convento (adibito ad altro uso) che si trovano sul lato meridionale di via del Piombo, in angolo con via Fondazza.
Fonti
Zanti: Nomi, et cognomi di tutte le strade, contrade, et borghi di Bologna, di Giovanni Zanti pubblicato nel 1583.
Alidosi: Nomi delle strade, vie, borghi, et vicoli, che sono nella città di Bologna, di Giovanni Niccolò Pasquali Alidosi, pubblicato nel 1624).
Banchieri: Origine Delle Porte, Strade, Borghi Contrade, Vie, Viazzoli, Piazzole, Salicate, Piazze, e Trebbi dell’Illustrissima Città di Bologna con i loro Nomi, Pronomi, e Cognomi, di Camillo Scaligeri della Fratta (pseudonimo di Adriano Banchieri), pubblicato da Clemente Ferroni nel 1635.
Aretusi: Origine di Bologna. Pianta di Bologna di Costantino Aretusi, pubblicata nel 1636.
Mitelli: Bologna in pianta, città del Papa, famosa pianta di Agostino Mitelli, pubblicata nel 1692.
Taruffi: Antica fondazione della città di Bologna degnissima madre di studj, di Gianandrea Taruffi, pubblicato nel 1738.
Salaroli: Origine di tutte le strade sotterranei e luoghi riguardevoli della città di Bologna di Ciro Lasarolla (Pseudonimo di Carlo Salaroli), pubblicato nel 1743.
Monari: Città di Bologna posta in pianta in esatta misura con la distinzione de portici che sono in essa, Pianta di Gregorio Monari, pubblicata nel 1745.
Guidicini: Cose Notabili della Città di Bologna ossia Storia Cronologica de’ suoi stabili sacri, pubblici e privati, di Giuseppe Guidicini (scritto prima del 1837, ma pubblicato nel 1868).