Via Panigale
Da via Marco Emilio Lepido a via Raffaele Bombelli.
Quartiere Borgo Panigale.
Delibera consiliare 26 aprile 1967.
Via Panigale percorre un tratto della antica Via di San Giovanni, che poi divenne via Persicetana. Quando la costruzione della Tangenziale impose di modificare il percorso di via Persicetana, i tratti abbandonati vennero identificati con nuovi odonimi o inclusi in altre vie. Nel caso della nostra via, le venne assegnato il nome di via Panigale che sarebbe spettato, più propriamente, a via Bruno Bencivenni, a cui si rimanda.
Per quanto riguarda via Persicetana, il tracciato della via Persicetana fu profondamente modificato dalla costruzione della tangenziale. Anticamente si diramava dalla via Emilia Ponente all’altezza della stazione ferroviaria di Borgo Panigale, coincidendo con l’attuale via Marco Celio, poi proseguiva a nord ovest seguendo, ad ovest della tangenziale, l’attuale via Panigale, proseguendo oltre la Tangenziale Nord percorrendo un tratto dell’attuale via dell’Ospedaletto, proseguendo ancora, nella stessa direzione di nord ovest, lungo la via Persicetana Vecchia, raccordandosi finalmente, nella rotonda Amilcare Roncarati con l’attuale percorso della via Persicetana.
La via raggiunge San Giovanni in Persiceto, da cui deriva l’odonimo. Via antichissima.
La cartografia più antica (si veda la pianta di Camillo Sacenti “geografia del territorio bolognese”, fino alla pianta ottocentesca di Lodovico Facchini) la documenta (con il percorso descritto poch’anzi) con il nome di Via di S. Giovanni.
Va segnalato che nel punto in cui la via di San Giovanni si diramava dalla via Emilia, esisteva (e l’edificio esiste tutt’ora) una Osteria (documentata nel 1666 nella Bologna Perlustrata del Masini) nota come La Scala, nome che è diventato toponimo caratterizzante la zona.
L’edificio della antica Osteria della Scala, tra via Emilia Ponente e via Marco Celio.
Fonti
Sacenti: Camillo Sacenti, (perito pubblico); Senato di Bologna (dedicatario), All’ill.mo Senato di Bologna Camillo Sacenti perito publico la presente geografia del territorio bolognese in testimonio della sua servitù humiliss.te dedica e dona, 1681 di novo per le mutationi seguite ridotta al stato presente 1698.
Facchini: Carta topografica della provincia di Bologna, seconda metà sec. XIX, disegnata e incisa da Lodovico Facchini. Dalla Cartografia Storica Bolognese della Biblioteca Digitale dell’Archiginnasio di Bologna.