Questa via metteve in comunicazione via Santo Stefano (tra i numeri 16 e 18) e Strada Maggiore, al numero 17.
Alcuni rogiti del XV secolo riportati dal Guidicini (III, 61, 62), indicano che fino alla fine di quel secolo la via era aperta. Al tempo dello Zanti la via si era ridotta ad un vicolo senza uscita, con accesso da via Santo Stefano. Fu chiuso da portone anche su questo lato nel 1608, in seguito ad un accordo tra le famiglie Isolani e Bolognini (Guidicini, III, 61).
Lo Zanti raccontò che qui era una locanda di un alemanno, il che diede nome alla via (denominazione poi trasferita al vicino vicolo Alemagna, a cui si rimanda per approfondimenti).
Tracce del vicolo scomparso La-Magna.