Via Castelfidardo
Da via Tagliapietre, passa via Pastrengo dopo di ché non ha sfogo.
Quartiere Saragozza.
Prima documentazione dell’odonimo: 1878.
Via Castelfidardo assunse questo nome con la riforma toponomastica del 1873/78. Precedentemente la via era nota come Prato di Sant’Antonio. Con quest’ultimo odonimo la ricordarono tutti gli autori, dallo Zanti in poi (raramente1 anche Campo di Sant’Antonio).
Sull’origine dell’odonimo Prato di Sant’Antonio, lo Zanti per primo affermò dipendere dalla vicina chiesa di Sant’Antonio Abate, costruita nel 1328, ora facente parte del complesso del Collegio San Luigi, (già Collegio di Montalto), ipotesi confermata anche dal Fanti2.
Pare che nel XIII secolo questo luogo fosse noto come Valle di San Pietro. Almeno così si espresse il Guidicini3, sulla base di un rogito del 13 maggio 1223 con cui la beata Diana d’Andalò acquistò da Egidio del fu Manfredino (Egidius q. Manfredini) un appezzamento di terra, in parte a vigna ed in parte boschivo (unam petiam terre vineate & bussive) in località Valle di San Pietro (posite in Valsampero)4. Su questo terreno sarebbe poi stato costruito il convento di Sant’Agnese5, il cui portone di accesso era sull’estremità occidentale della nostra via Castelfidardo, per cui l’identificazione della Valle di San Pietro con il Prato di Sant’Antonio diventerebbe abbastanza naturale.
Pare però che la Valle di San Pietro sia da localizzare in zona pedecollinare fuori porta san Mamolo6 e che il convento di Sant’Agnese, inizialmente costruito qui, solo successivamente fu ricostruito entro le mura nella zona dove ora si trovano i suoi resti.
Un indizio potrebbe essere un decreto del 4 giugno 12817 che proibiva a chicchessia di fabbricare case, chiese o oratori in un’area un cui confine andava sino al luogo vecchio di Sant’Agnese, e da questo sino al luogo, che le suore di detta Santa stavano fabbricando. Ciò dimostra che c’era un luogo vecchio (da identificare con la Valle di San Pietro, ed il luogo dove nel 1281 era in costruzione il nuovo convento. Nulla si può dedurre su dove era esattamente il luogo vecchio o Valle di San Pietro. Non chiarisce le idee un altro atto del 12 giugno 12258, con cui il convento di Sant’Agnese, retta da una priora di nome Agnese proveniente da Roma, acquistò un appezzamento di terre boschive positas in loco qui dicitur Bagno Marinu, i cui confini erano a sero possidet Josep de Riosti & eius nepos, ab Aquilone possidet Caravita & Bonaccorso de Ricardo dai Denarii, a meridie possidet dicta Ecclesia & a mane similiter, & Dominus Egidius & Dominus Petrus fratres et filii quondam Manfredini. Quindi a sud confinava con terreni della chiesa (di Sant’Agnese), così come a est dove confinava anche con Egidio e Pietro, fratelli e figli del fu Manfredino. Egidio era il venditore dell’atto del 1223 e Pietro era tra i confinanti della vendita di quell’anno. Sembrerebbe quindi che questo secondo appezzamento di terreno fosse vicino al primo e ciò porterebbe la Valle di San Pietro vicino a Bagno Marino che è antico nome di via della Libertà, che mette in comunicazione via Castelfidardo e viale Antonio Aldini, vicino all’ultima sede del convento di Sant’Agnese. Porta ulteriore confusione la non lontana località storica Valdipietra, da identificare presso S. Giuseppe, fuori porta Saragozza, che l’edizione del 1823 del Masini dice chiamarsi anche Val di S. Pietro9 e l’affermazione di Giuseppe Guidicini10 su Bagno Marino, vecchio nome di via della Libertà, che qualcuno l’ha chiamata ancora Val di Pietra.
1Carlo Salaroli: op. cit., pag. 19,
2Mario Fanti: op. cit., pag. 264.
3Giuseppe Guidicini: Cose Notabili … Vol. I pagg. 61 e 62.
4Giovanni Battista Melloni: Atti o memorie degli uomini illustri in santità nati o morti in Bologna, Cl.II Vol. I, Bologna 1773, pag. 376.
5Ora Caserma Minghetti, il convento era sull’estremità occidentale del Prato di Sant’Antonio.
6Mario Fanti: op. cit., pag 264.
7Giuseppe Guidicini: Cose Notabili … Vol. I pag. 63.
8Giovanni Battista Melloni: Atti o memorie degli uomini illustri in santità nati o morti in Bologna, Cl.II Vol. I, Bologna 1773, pag. 377.
9Giuseppe Guidicini: Cose Notabili … Vol. II pag. 322.
10Giuseppe Guidicini: Cose Notabili … Vol. II pag. 322.
Fonti