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Home / Elenco vie / Borgo della Paglia / Via delle Belle Arti 42 (N.2849, N.2850) – Palazzo Bianconcini

Via delle Belle Arti 42 (N.2849, N.2850) – Palazzo Bianconcini

Dai Cartigli del Comune di Bologna
Palazzo Bianconcini.
L’ornato della porta è di Francesco Tadolini (1770). Lo scalone con prospettive fu dipinto da Pietro Scandellari. In un’alcova al pianterreno scenografici stucchi di Giuseppe Mazza con ornati di Ercole Graziani Seniore. Al piano superiore importanti sale affrescate da G. G. Dal Sole e E. Haffner con Arianna e Bacco, da G. Gandolfi e P. Fancelli con l’Abbondanza e una cappellina con l’Allegoria della Fede di G. Gandolfi e P. Scandellari (1774).
Indirizzo:
via Belle Arti, 42


Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Parte del suolo di questo stabile era un di enfiteotico del benefizio di S. Giacomo in S. M. dei Galluzzi, che da alcuni si crede il casino dei Bentivogli, ma senza fondamento. Avvi qualche sospetto che questo stabile sia quello che Bartolomeo Dondini vendette li 8 marzo 1584 a Giovanni Battista di Giacomo Stella, che si dice portasse il N. 2850 nel Borgo della Paglia, nel qual contratto fu compresa anche una casuccia in strada S. Donato, per lire 8500, rogito Alessandro Chiocca. Il rogito si è trovato nell’archivio Guidalotti, ne fu successore Barbieri. È certo che fu della famiglia Barbieri nel 1597. Gli eredi di Girolomo di Nicolò cav. di S. Stefano morto li 26 febbraio 1626 lo vendettero al mercante Alessandro Zaniboni per lire 31,000. Bartolomeo del detto Alessandro coll’acquisto di altre case nella via detta Case Nuove aggrandì questo palazzo, e vi mori nel 1719.
Il Palazzino nel giardino fu fabbricato da un fratello di detto Bartolomeo nel 1705, ed estimato lire 71600. Isabella Pico dei duchi della Mirandola sorella del Cardinale lo acquistò per lire 42,000 e vi mori del 1732.
Li 11 dicembre 1739 il Cardinale Lodovico Pico della Mirandola vendette ed anche in via di donazione cedette il palazzo già. del mercante Bartolomeo Zaniboni, e case annesse nel Borgo della Paglia, e di S. Marino per erigervi un collegio come dagli atti del notaio Claudio di Roma ai PP. Somaschi, che se ne servirono per Ospizio fino al 1767. Ne affittavano però porzione, e vi mori li 18 aprile 1767 la marchesa Elisabetta del conte Costanzo Bentivogli vedova del Senatore Paolo Magnani ultima del suo ramo, lasciando eredi gli Ospitali Azzolini e degli Abbandonati. Il Senatore Gregorio M. Casali fu sostituito nel testamento del marchese Filippo Bentivogli, il qual Filippo fu erede del marchese Giuseppe ultimo dei Paleottt del ramo Senatorio, e transigette cogli Ospitali per cui poi si disse Bentivogli o Paleotti.
Nel 1770 lo comprò il marchese Lorenzo Centurioni Spinola di Genova per zecchini 4500 ossia L. 46125 il quale lo ristaurò, finì la fabbrica del palazzino, fece la nuova scala, atterrò la merlatura del muro lungo la via delle Case Nuove, comprò nel 1772 la vicina casa dei Certani N. 2850 atterrò il portico, e costrusse una loggia che passava al palazzino unendola al palazzo ed aprendovi una elegante Capellina dedicata al nome di Maria il venerdì 27 maggio 1774. Morì il Centurioni il giovedì 8 dicembre 1774 del quale furono eredi Maria Centurioni Spinola, e Domenico Paolo Girolamo Palavicini che afilttarono il pian terreno L. 500, il secondo piano L. 850, il terzo L. 300, totale L. 1650, e poi venduto per lire 80,000 a Carlo Ceneri, che sborsò lire 30,000, e il resto si obbligo pagarlo a lire 10,000 annue. Mori egli d’ anni 64 m. 5. g. 6. sexto kal. febb. 1786, come da rogito di Michele Carrazzo notaio di Genova dei 4 agosto 1779.

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