Origine di Bologna

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N.333

Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Stabile enfiteutico del Rettore di Santa Maria di Castel de Britti concesso in locazione il 5 febbraio 1455 a Lodovico e Bartolomeo di ser Andrea dal Bò speziale, che si descrive per una casa con tre chiusi di botteghe verso Strada S. Stefano, con una Banca da beccaro sotto il portico, sopra l’ angolo o trivio di detta strada, e l’ingresso dalla casa in Cartoleria Vecchia. Confina due strade, e i conduttori. Rogito Graziano Grassi. I detti conduttori avevano probabilmente la casa dove fu poscia la bottega del tabaccaro.
1522, 10 marzo. Ercole Bovi loca a Geminiano Grimaldi una casa con forno in Strada S. Stefano, sul trivio di S. Biagio, presso la via pubblica di sotto (Strada San Stefano) presso i beni della morte a mattina, presso la beccaria a sera, e i cartolari a mezzogiorno. Questa è la casa della bottega del tabacco che ora è unita al suddetto stabile.
1546, 19 novembre. Locazione enfiteutica concessa dal rettore di Santa Maria di Castel de Britti, ad Annibale del fu Ulisse Bovi, di una casa con stalla in Cartoleria Vecchia, con porta in Strada S. Stefano, per L. 14 moneta corrente. Rogito Guglielmo Fabi Fava. Nel 1552 Annibale Bovi vendette la suddetta casa a Bartolomeo di Galeotto Beccadelli, e questi nel 1566 l’alienò a monsignor Gio. Carlo Bovio Vescovo di Brindisi, per L. 558, 5, 8.
1553, 15 marzo. Compra Giulio Bovio da Baldassare Boattieri una bottega ad uso di beccaria in Trebbo S. Biagio sotto la Ceriola. Confina Strada S. Stefano e Cartoleria Vecchia, i Bovi da un lato e di dietro, per L. 1250. Rogito Galeazzo Bovio.
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