Origine di Bologna

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Piazza Galileo 2 (N.1428), 1 (N.1429)

Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Casa grande che si crede fabbricata dov’ eran quelle degli Agresti. Li 16 febbraio 1369 D. Fernando Alvarez comprò per il Collegio di Spagna quattro case con torre assieme unite, e situate parte in capella Santa Tecla di Porta Nova, e parte in capella S. Martino dei Cazzanemici Pizzoli, o di Porta Nova, le quali confinano con strade pubbliche a settentrione, a ponente e a mezzodì, e colle case che furono di Lorenzo e di Bartolomeo Bottrigari a levante. Furon esse vendute da Beatrice del fu mastro Alberto di Galbano, da Zancari medico, da Francesco del fu Munsino degli Aliotti, da Diana di Paolo della Mandina, e da Antonio di altro Antonio di Angelino de Laude. Furon pagate ducati 600 d’ oro. Rogito Francesco di Aspettato da Cento. Dal 1369 in poi è sempre stata del detto collegio, il quale la rifabbricò e la ridusse alla presente forma dopo l’ incendio cominciato il venerdì notte venendo al sabato delli 2 agosto 1641, che durò quattro giorni, con gran pericolo della polveriera della torre dei Serafini posta nel palazzo del Comune in faccia al fianco di questa casa sulla via delle Asse. L’ Altana che resta sopra la porta principale nella via Gargiolari è costrutta sul tronco dell’antica torre.

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