Origine di Bologna

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Via Alfredo Testoni 4 (N.1213) – Ex Chiesa e Convento dello Spirito Santo

Dai Cartigli del Comune di Bologna
Ex chiesa e convento dello Spirito Santo.
Qui, dal 1646, si insediarono i Chierici minori dello Spirito Santo. Il grande convento fu eretto, su progetto di Alfonso Torreggiani, nel 1746. La chiesa attigua, che risale al 1665, venne ridisegnata nel 1788 da Giuseppe Jarmorini; conserva resti di decorazioni in stucco e due grandi statue di Filippo Scandellari. Tutto il complesso fu gravemente danneggiato da un bombardamento nel 1943.
Indirizzo:
via Testoni, 4


Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Chiesa e collegio dei Padri Chierici minori detti dello Spirito Santo. Si è ripetuto da vari autori, cominciando dal Ghirardacci, che Galvano di Bonifacio Marcialoi abbia erretta nel 1305 una chiesa che si disse di Santa Maria Mater Domini, nella via dei Gombruti, e diversi inclinano a credere che fosse dove in oggi vi è la chiesa dello Spirito Santo. Sussistendo questo fatto convien credere, o che sia stata demolita poco dopo la sua fondazione, o fosse stata edificata nei Gombruti, ma in altra situazione; ma Galvano Marzalogli, o Marcialoi, era morto nel 1301, mentre in detto anno fu fondato il monastero di monache Camaldolesi fuori della porta di S. Felice alla chiesaccia di Ravone dalla vedova e da una figlia di detto Galvano, o Giovanni Marcialoi. Che poi sia stata atterrata dai chierici minori è assolutamente falso.
Li 10 aprile 1469 Marsilio del fu Alberto Sala compra da Giacomo del fu Bonfiglio Bonfigli la casa detta anticamente dei Bonfigli, posta sotto S. Gervasio, in confine di Bernardino Pizzi, o Pasi, e più due altre case attigue alla suddetta grande, che confinano il suddetto Pizzi, Giacomo Cignani, e Giacomo Fiubbi, le quali tre case furon vendute per L. 600. Rogito Lodovico Panzacchia.
Li 22 agosto 1528 Alberto di Castellano Sala, col consenso di Pietro del fu Giacomo Bonfigli, vendette a Girolamo del fu Giovanni e a Francesco del fu Romanino Desideri suo nipote due case contigue con corte e orto, sotto S. Gervasio in via Bonfigli, presso il guasto Canetoli e presso altri beni Desideri. Rogito Battista Bue.
1531, 3 marzo. Nella divisione fra Girolamo e Francesco Desideri si parla delle seguenti case in via Gombruti.
Due case contigue, una piccola e l’ altra grande, con corti, pozzi, e orto, sotto S. Gervasio, presso la via pubblica da due lati, presso detto Girolamo Desideri a mattina, e l’infrascritta altra casa tempo prima comprata da certo Paolo Antonio Castelli a nome dei detti Desideri, e venduta da Alberto Sala e da Pietro Bonfigli.
Una casa con orto e stalla, sotto S. Gervasio, in via Gombruti, presso la via pubblica, presso le altre due suddette case vendute esse pure da Alberto Sala e Pietro Bonfigli, presso detto Girolamo Desideri mediante Androna comune, e presso gli eredi di Francesco Canonici.
1534, 20 ottobre. Bonaparte Gliisilieri vende a Girolamo di Gio. Desideri una parte del guasto Canetoli di piedi 40, per scudi 78 d’ oro. Rogito Alberto Budrioli. La casa del Desideri, già di Alberto da Sala, trovavasi a mezzodì di detto guasto, e proseguiva verso settentrione per piedi 30 fino al vicolo che va nel lato posteriore delle macellarie. ( Vedi aggiunte ).
Francesco, figlio legittimato da Giulio Cesare Desideri morto il primo gennaio 1645, lasciò questi stabili all’ospedale dei bastardini, consistenti in una casa grande e in una piccola contigua, poste sotto S. Gervasio nella via dei Gombruti. La grande confina con una strada, un vicolo, e colla detta casetta. la quale confina con la grande e con Francesco Lodi.
Li 3 agosto 1646 il detto ospedale vendette questi stabili per L. 13300 ai chierici minori, i quali in seguito acquistarono anche una casa di Ambrogio Muzzi. Rogito Giuseppe Brunetti.
I detti Padri, venuti a Bologna nel 1619, ebbero prima il locale e la chiesa di S. Prospero, poi li 10 aprile 1641 la chiesa di S. Lorenzo di Porta Stiera, indi li 8 maggio 1647 passarono in queste case, dove li 9 giugno dello stesso anno, giorno delle Pentecoste, aprirono una piccola chiesa dedicata allo Spirito Santo.
Li 25 giugno 1647 ottennero dal Senato di poter demolire il portico che era davanti alle suddette case, lungo piedi 72, e largo piedi 6 e oncie 9, e li 12 susseguente settembre ottennero la facoltà di fare un muro nel vicolo vicino alla loro chiesa nella via dei Gombruti.
Li 6 dicembre 1605 si cominciarono i fondamenti per una chiesa più ampia. Nel 1746 fu finita la fabbrica del collegio. L’ attual chiesa, che è la terza fatta in questo luogo dai detti chierici minori, fu aperta li 6 luglio 1788.
Questa corporazione fu soppressa li 10 marzo 1797.
La chiesa servì per qualche tempo come succursale alla parrocchia di S. Gervasio, poi fu chiusa li 16 agosto 1798.
Ricuperate in gran parte le insigni pitture tolto alle nostre chiese nel 1796 dalle armate francesi, si videro esposte nella chiesa dello Spirito Santo li 14 gennaio 1816, di dove furon poi trasportate alla pinacoteca di Sant’Ignazio. Il collegio servì per qualche tempo ai burò della finanza, finalmente tutto il locale fu concesso ai signori delle missioni.


Dalla “Miscellanea” di Giuseppe Guidicini: RISTRETTO DELLA STORIA DELLE CHIESE DI BOLOGNA E DI ALTRI STABILI (Notizie – per la parte antica – prevalentemente attinte da Bologna Perlustrata, di Antonio di Paolo Masini, Bologna, 1666, volume I

Spirito Santo.
Chiesa dei Chierici Regolari del beato Agostino Adorno.
Dove è ora questa chiesa ve ne era una più antica detta Maria Mater Domini edificata nel 1305 da Galvano Marcialoi, che fu poi demolita.
Venuti a Bologna i suddetti frati nel 1619 ebbero la chiesa di S. Prospero. Il 10 aprile 1641 andarono a S. Lorenzo di Porta Stieri.
Il 3 agosto 1640 comprarono per L. 13300, rogito Giuseppe Brunetti, questa casa che apparteneva prima a Francesco Desideri da lui lasciata ai Bastardini.
L’8 maggio 1647 vennero ad abitarla, e il 9 giugno aprirono la chiesa.
Il 6 dicembre 1665 furono incominciati i fondamenti della nuova chiesa, e fu terminata nel 1668.
Nel 1746 fu finita la fabbrica del convento. Questo fu il secondo convento soppresso il 10 marzo 1797.
Il 16 agosto 1798 la chiesa fu chiusa. Questa chiesa aveva servito prima come parrocchia.
Il primo settembre 1797 il convento fu destinato per l’ ispettore legionario cisalpino Cicognara.
Il 25 maggio 1798 questo locale fu assegnato al regolatore delle finanze.
Il 20 agosto 1798 la Centrale avvisò il parroco di S.Gervasio, quivi traslocato, di dover evadere, e il 28 settembre di detto anno il regolatore delle finanze venne a stabilirvisi col suo numeroso bureau.

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