Origine di Bologna

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Via Rolandino 6 (N.492)

Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Li 6 aprile 1411 i Padri Domenicani comprano per L. 250, da Catterina del fu Francesco Alberti, vedova di Lorenzo da Galerate, due case presso il cimitero e il sepolcro dei Foscarari. Rogito Tommaso Gallisti.
La casa che faceva angolo col cimitero era stata di Pasio di Guido Mogli beccaro, il quale li 9 febbraio 1402 l’aveva venduta a Nicolisia di Ducio da Firenze, e a Catterina del conte Francesco dei conti di Verona, vedova di Lorenzola di Galerata. e confinava il sagrato di S. Domenico. Rogito Gaspare Sassoni.
I Domenicani la rifabbricarono ad uso di stamperia detta di S. Tommaso d’Aquino nel 1725 con spesa di L. 5000. Li 20 aprile 1731 fu affittata a Giuseppe Fabri e a Gaetano Rossi per L. 450. Nel 1734 era condotta da Costantino Pisarri per L. 150 senza i capitali e i torchi. Gli successe Tommaso Colli li 30 giugno 1747 che pagava L. 285. Li 2 giugno 1759 la conducevano per L. 550 D. Giuseppe e Giacomo Taruffi. Li 31 maggio 1777 la prese Petronio dalla Volpe per L. 600. Finalmente l’ultimo conduttore di questa stamperia fu Giuseppe del fu Petronio Lucchesini, morto li 13 gennaio 1820.

Carlo Pelagalli:

Dopo Lucchesini la stamperia divenne stamperia Masi (nel 1827 stampò il Vocabolario de’ nomi propri sustantivi … di Claudio Ermanno Ferrari).
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