Origine di Bologna

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Via Rizzoli 18 (N.77)

Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Casa venduta in giugno del 1456 da Pietro e fratelli Fava a Sabadino Arienti, rogito Savenanzi, il quale il 23 febbraio 1458 col consenso di Bartolomea Franceschini di lui moglie la cedettte ai Capi delle Moline per L. 400 dichiarando volerle impiegare nella compra della casa del confinante Dal Pino, come da rogito di Frigerino Savenanzi. Si diceva esser posta nel Mercato di Mezzo con uno o due torrioni in confine delle dette vie pubbliche di Giacomo Lini e di Leonoro Leonori. Giovanni padre di detto Sabadino scrisse favolosamente le nostre storie, e le tante novelle da lui inventate deturpano le nostre cronache.
Il 22 novembre 1506 questa casa fu occupata dai Gonfalonieri del popolo e dei Massari delle arti, essendo il palazzo pubblico impegnato per l’alloggio di Giulio II e della sua corte.
1804 21 aprile. Assegnazione fatta dall’Università delle Moline e Moliture a Pietro di Francesco Ungarelli successore del fu Matteo Maronani di una casa nel Mercato di Mezzo sotto S. Michele per L. 5000. Rogito Cristoforo Locatelli. Nell’architrave della porta di questa casa poi divenuta mostra di una bottega leggevasi Domus Creditorum Moliturarum.


Dall’ “Indicatore Bolognese” di Sebastiano Giovannini:
Bottega. Spaccio d’Accendi-fuoco.
Bottega cartaio.
Bottega Chincagliere.

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