Origine di Bologna

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Via delle Moline 14, 16 (N.2028, N.2029)

Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
1549 29 Giugno. Licenza ai frati di S. Martino di chiudere dalla parte posteriore del loro Convento presso la casa di Andrea dal Savon intermedia fra essi un viottolo a retta linea delle case di detto Convento. Casa grande antica con portico di tre archi. Dicesi che fosse dei Bonuzzoli e che la loro arma si vedesse scolpita nei capitelli delle colonne o pillastri. Passò per compra ai Padri di S. Martino. Sembra che questa sia la casa venduta da Cesare del fu Bartolomeo da Fontanetto ai frati di S. Martino li 27 maggio 1565 rogito Lodovico Ostesani ed Ermete Cartari; si qualifica per casa grande con bottega sotto S. Martino nell’angolo della piazzola, confina la strada pubblica dal lato anteriore delle moline, presso l’ Avesa detta viazzola e una bottega per il sapone. Per lire 500.
Trovasi pure che li 8 febbraio del 1569 li detti frati comprarono da Anastasia Tuttobuono Vedova di Camillo Sarti, come erede di Perpetua Giraldini sua madre una casa sotto S. Martino nella via che va alle moline in confina di detta strada , dei compratori mediante vicolo intermezzo e presso altro vicolo a mezzodì presso pure a detto Convento. Pagata scudi 800 d’oro, in oro in ragione di soldi 85 per scudo, che fanno scudi 680 correnti, rogito Pacchioni, e Giovanni Battista Rinieri.
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