Origine di Bologna

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N.1753 (Arte o Compagnia dei Sarti),1754

Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
La prima di dette Case fu già dell’Arte o Compagnia dei Sarti, che da un rogito di Cristoforo Roti, del 1634, risulta confinasse col Mercato di Mezzo, con una proprietà di Camillo Faloppia ed una dei Bombelli. La seconda poi, era di certa signora Dalta, del fu Giovanni Andrea Marchi, vedova di Giovanni Pietro Bonzanini, nonchè della loro figliuola Ginevra maritata a Giovanni Antonio Scarselli. E ciò risulta da un atto del 21 marzo 1657, nel quale è detto altresì che codesto stabile era posto sotto la parrocchia di S. Niccolò degli Albari, nel Mercato di Mezzo ed in confine con uno stradello, colli Fontana e con la Compagnia dei Sarti.
Ambidue le dette Case, il 21 luglio 1662, con rogito di Domenico Baldoni, furono comprate per la somma di lire 8,500 da Giuseppe del fu Girolamo Fabbri; e nel rogito stesso è detto che erano situate nel Mercato di Mezzo sotto S. Niccolò degli Albari, in confine di detta Via, dei Bombelli, dei Fontana e di uno Stradello.
Passarono poi agli Oretti che furono gli eredi dei Fabbri dalle Spomiglie e da essi a Giuseppe Landi che vi stabilì un Opificio di telerie.
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