Origine di Bologna

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Via Nazario Sauro 26 (N.721)

Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
La “casa nell’angolo della via Orbaga, sotto S. Giorgio” – secondo un rogito di Melchiorre di Damiano Pasi, in data 8 dell’agosto 1404 – era di Cristoforo di Zuntino Zuntini.
Secondo un rogito di Tommaso Passarotti in data 12 luglio 1575, questa casa era in allora dei Teggia oriundi di Sassuolo.
Passò quindi ai Galanini di Crevalcore che la vendettero, per la somma di L. 16,000 ai Mazzacorati, i quali, comprate due altre casette nel prossimo vicolo per ampliarla, la rifabbricarono spendendovi L. 70,000.
Questi Mazzacorati costituivano una famiglia che aveva cominciato a distinguersi con un Bartolomeo di Giovanni Andrea, il quale ammassò ingenti ricchezze, vuolsi esercitando il mestiere di lardarolo. Tale famiglia però andò spenta con Angelo Michele di Filippo Gaspare, ch’ebbe tre figliuole, le quali morirono tutte e tre nubili prima della fine del secolo XVIII.
Marcello Oretti giudica la facciata di questo palazzo doversi attribuire a disegno del celebre e classico architetto Giacomo Barozzi da Vignola, appellato anche semplicemente Vignola.
Fu comprato poi dal notaio Francesco Coralli – pervenne in seguito, per eredità, al dottor Vincenzo di Giuseppe Ippolito Pozzi – poi appartenne ai fratelli e figli del celebratissimo avvocato Luigi Niccoli.
È notevole che nella Loggia di questo palazzo vedesi uno stemma dei Castelli.
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