Origine di Bologna

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Sanmartini (o Zibonarie)

Denominazione attuale: via scomparsa.


Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Dalle Caprarie al Mercato di Mezzo.
La via dei Sanmartini comincia nel Mercato di Mezzo e termina nelle Caprarie.
È lunga pertiche 11. 02. 0 ed ha di superficie 9. 46. 7.
Questa strada si conosceva mercè un rogito di Martino da Manzolino nel 1251 addì 22 ottobre, per via delle Zibonerie e Giapponerie dai fabbricanti di Giuppe che erano abiti da uomo cosi chiamati a quei giorni.
Nel 1256 si trova detta androna dei Gibbonari e anche androna dei Zampari. Prese in seguito la denominazione di Strazzarie dai venditori di pezzi di drappi di lana, seta e lino, finalmente da un mercante di chincaglierie e ferrarezza che vi aveva una bottega di grande smercio prese dal suo cognome quello di Sanmartini.
Nel 1294 Giacomo di Benvenuto di S. Maria in Duno agrimensore misurò e disegnò l’androna dei Giubbonieri e delle Banche che erano fra l’androna dei Zampari del Trivio dei Bonizzi, e le Pescherie vicino alla torre degli Asinelli.

Particolare tratto dal Catasto Gregoriano (1835) della città di Bologna, messo a disposizione dall'Archivio di Stato di Roma con il progetto "Imago II".
Sanmartini o Zibonarie

Immagine tratta dagli schizzi topografici disegnati da Giuseppe Guidicini a corredo delle note manoscritte delle "Cose Notabili ..." e pubblicati per la prima volta da Arnaldo Forni nel 2000.

In basso è via Caprarie (Nord verso l’alto). A destra è la scomparsa via Zibonerie. E’ indicata la Macelleria.

Sanmartini a destra entrandovi per il Mercato di Mezzo.

1550 28 Novembre. Girolamo d’Antonio Maria dal Porto vendette a Bartolomeo di Giovanni Perini una casa con bottega nelle Giupponerie. Confinava la Commissaria di Tarlato Pepoli, pagava un canone di L. 63. 10 a Federico di Lodovico Agocchi, per lire 450, rogito Paolo Alberto Crescimbeni.

Sanmartini a sinistra entrandovi per il Mercato di Mezzo.

1552 9 Gennaio. Il suddetto Perini pagò a Bartolomeo e fratelli Costa il residuo di L. 2350 per una bottega in porta Ravegnana che confinava col‘eredità di Tarlato Pepoli, rogito Paolo Alberto Crescimbeni.
1598 2 Aprile. Un testamento di Giovanni di Bartolomeo Perini, ricorda una casa sotto il Carobbio nella via di Porta, ad uso di forno. Lasciò erede Faustina in Giulio Cesare Claudini, e Lodovica vedova di Giulio Panzacchi sue figlie. Rogito Antonio Malisardi.
1637 1 Dicembre. Cattarina del dottor Giulio Cesare Claudini vedova di Giovanni Antonio Cavalli e di Camillo Giraldini lasciò la casa. con forno in faccia la croce di Porta Ravegnana ai Claudini.

Da cartolina dell'epoca
Il gruppo di torri Artenisi, Guidozagni e Riccadonna, dopo la demolizione del gruppo di case che comportò la sparizione della via Zibonarie. La prima torre a sinistra è la torre Artenisi. Zibonerie la costeggiava sulla sinistra e congiungeva Caprarie con il Mercato di Mezzo.
Da cartolina dell'epoca
Immagine tratta dal libro di Angelo Finelli Bologna nel Mille - Identificazione della cerchia che le appartenne a quel tempo, edito a Bologna dagli Stabilimenti Tipografici Riuniti nel 1927.
Via Zibonerie o Sanmartini (dal nome di un negoziante di ferramenta che vi aveva il negozio). (Testo di Angelo Finelli)
Immagine tratta dal libro di Angelo Finelli Bologna nel Mille - Identificazione della cerchia che le appartenne a quel tempo, edito a Bologna dagli Stabilimenti Tipografici Riuniti nel 1927.
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