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N.1304. Notarie

Dalla “Storia Cronologica …” (manoscritto) di Giuseppe Guidicini.
Notarie o Uffizio delle Accuse, che quando fu instituito si collocò in Porta Nova presso S. Martino dei Caccianemici Piccoli. Il detto uffizio riceveva le denunzie dei danni dati nel Contado.
Li 4 marzo 1473 Pietro del fu Antonio Ghezzi di Piacenza e pellacano vendette all’Università dei Notari una bottega, o fondaco, già affittata a detta Università fino dal 16 ottobre 1461 con promessa di vendergliela. Rogito Bernardino Muletti. Prima della predetta affittanza andava ad uso di merzaria. Era posta dotto S. Giusta, e sotto il Palazzo del Podestà. Confinava con Bartolomeo e Lodovico fratelli, e figli del fu Matteo Marescalchi merciari, la strada pubblica, e la torre antica dove soleva essere l’orologio del Comune. Fu pagata lire 500 di monete di Picchioni antichi. Rogito Bartolomeo Enrighetti. Cosa valessero li Picchioni l’abbiamo da una grida del 2 gennaio 1462, che li ragguaglia a 40 per ducato dei Buoni.
Questa bottega appena affittata ai Notari prese il nome di Tarpeja dei Notari, e la località della Medesima Trivio dei Notari.
1481 giusgno. Giovanni del fu Domenico Desideri vendette all’Università dei Notari un piede di torre, ossia camera terrena ed inferiore dino al secondo tassello di una torre, con un banchetto fuori vicino al detto piede, anzi unito al medesimo, destinata a residenza di due notari, posto nell’angolo inferiore della Ruga dei Notari sotto S. Giusta. Confina a levante la Ruga dei Notari, a Mezodì la Tarpeja dei Notari, di sotto li beni dell’Università dei Fabbri, e quelli, mediante la strada, a occidente di Antonio d’Ansaldino Bonacossa, e la parte superiore della torre. Per lire 140 rogito Albizzo Duglioli.
1484 5 aprile. Mastro Nicola Glavarini massaro dell’Università dei Fabbri, e li uomini di detta Università, vendono a quella dei Notari, il terreno, lungo P.11, largo P.4.6 a occidente, e P.3 a oriente, una volta di una piccola bottega in cappella S. Giusta presso le Notarie. Confina certa torre detta dell’Orologio Vecchio dei Compratori, la strada pubblica, la Ruga della Notarie a mattina, per lire 15. Rogito Giacomo Monteceneri.
1491 3 novembre. Antonio del fu Ansaldino Bonacossa degli Asinelli banchiere vende all’Università predetta una camera in volto posta in cappella S. Giusta sotto il Palazzo del Podestà. Confina a Occidente e a Settentrione la via pubblica, a mezzodì Lodovico Marescalchi Merciaro, a Oriente certa torre dei Notari. Pagata lire 600. Rogito Cesare Panzacchia.
Con le predette compre fu formato il salotto dei Notari ricordato dagli storici per quelle ove furon costrutti Banchi capaci per due Notari ciascuno, e vi presero posto li 2 gennaio 1498. Servì in appresso per li Notari del Foro. Restò tale fino ali 6 novembre 1775 in cui passarono in una delle sale del Palazzo del Pretore.

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