L’Alidosi elencò a pagina 27 del suo libretto una via chiamata Val di Brigola e documentata nel 1380, senza aggiungere alcuna descrizione se non che si trovava nella parrocchia di San Giacomo dei Carbonesi.
Secondo il Guidicini, l’antico numero 385 nel Trebbo dei Carbonesi (oggi numero 8 di via de’ Carbonesi) corrispondeva al portone che chiudeva questo vicolo che allora era senza sfogo. Secondo il Guidicini era probabile che quel vicolo in antichità sfociasse in via d’Azeglio presso l’attuale numero 29.
Oggi il portone è stato sostituito da una costruzione che ospita un negozio, ma l’imbocco del vicolo è perfettamente leggibile da via de’ Carbonesi.
L’imbocco del vicolo scomparso Val di Brigola visto da via de’ Carbonesi.
