Origine di Bologna

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Paradiso

Questa via, o vicolo, si diramava da via San Vitale tra i numeri 40 e 42 e si dirigeva verso via Zamboni dove probabilmente sfociava, nei pressi del campanile di Santa Cecilia. Così venne descritta dal Guidicini che disse che era ricordata nel 1326 e nel 1335 ed ancora, ma forsa già parzialmente chiusa, nel 1552.
Fu descritta dall’Alidosi nel 1624 come l’ingresso posteriore del convento di San Giacomo e senza uscita, ma che in passato comunicava con i Pellacani  (via Giuseppe Petroni).
Per quanto riguarda la comunicazione con via Giuseppe Petroni, il Guidicini scrisse che c’era una diramazione della via del Paradiso, che conduceva nei Pellacani, da non confondere con l’Androna dei Bagnaroli (descritta sotto la voce di via Benedetto XIV) che da via delle Campane (via Benedetto XIV) conduceva a questa via del Paradiso.
Altro nome di via del Paradiso fu via del Gorgadello (Guidicini), odonimo usato anche per altri vicoli (si veda la via scomparsa dei Pini, la via dei Felicini, ed il vicolo Ranocchi).
La via fu chiusa a causa dell’espansione del convento di San Giacomo e di fatto divenne la porta carraia dello stesso.
Di questa è visibile proprio il portone di accesso dei carri su via San Vitale tra i numeri 40 e 42.

L'accesso su via San Vitale.
Ciò che rimane della via del Paradiso.

Tracce della via Paradiso.

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