Origine di Bologna

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Dolfi (Via Pompeo Scipione)

Via Pompeo Scipione Dolfi
Da piazza VII Novembre 1944 a via Graziano.
Quartiere Porto.
Prima documentazione dell’odonimo: 1952.


Questa via ripercorre, assieme a Mura di Porta San Felice e a parte di via Mondino de’ Liuzzi, l’antico stradello che correva internamente alle mura.
Questi stradelli, per lo più sterrati, prendevano il nome di Mura. Il Guidicini in maniera molto pragmatica scelse di descrivere queste vie prendendo le porte come riferimento. Quindi, nel nostro caso, descrisse la Mura da Porta San Felice a Porta delle Lame. E così via per tutti gli altri tratti di mura.
 
L’Indicatore scelse un criterio diverso, ovvero quello secondo cui lo stradello a sinistra della porta (guardando dall’interno della città) prendeva il nome della porta stessa. Per cui nel nostro caso il nome, secondo l’Indicatore, era Mura di Porta delle Lame.
 
Ma evidentemente la linea scelta dall’Indicatore non fu seguita perché il Prontuario del 1878 formalizzò il criterio opposto, ovvero quello secondo cui lo stradello a destra della porta, guardando dall’interno della città, prende il nome della porta stessa.
Così la nostra Mura divenne ufficialmente Mura di Porta San Felice.
L’intitolazione a Pompeo Scipione Dolfi avvenne con delibera consiliare del 6 maggio 1952.

Fonti

Guidicini: Cose Notabili della Città di Bologna ossia Storia Cronologica de’ suoi stabili sacri, pubblici e privati, di Giuseppe Guidicini (scritto prima del 1837, ma pubblicato nel 1868).
Indicatore: Indicatore Bolognese riferibile a ciascun edifizio componente la città, di Sebastiano Giovannini  pubblicato nel 1854.
Prontuario: Prontuario per la denominazione delle Piazze, Vie e Vicoli e per la numerazione delle case della Città di Bologna attivate il 1° Luglio 1878 (Bologna, Regia TIpografia, 1878).
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