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Canonica (Via)

Via Canonica
Da via Zamboni a via dell’Inferno.
Quartiere San Vitale.
Prima documentazione dell’odonimo: 1692


Questa via fu tra quelle conformatesi in periodo altomedievale a causa della addizione longobarda.
L’odonimo Canonica comparve per la prima volta nella pianta del Mitelli (1692). Gli autori più antichi ignorarono questa via, con l’eccezione dell’Aretusi, che però la chiamò Via di San Donato, evidentemente perchè fiancheggiava (allora come oggi) la chiesa di San Donato. Questa via non è descritta dal Guidicini nella sua opera messa in stampa, ma la sua descrizione è nel manoscritto originale custodito presso l’Archivio Arcivescovile di Bologna (non è l’unico esempio di inaccuratezza da parte dell’editore delle Cose Notabili, il figlio di Giuseppe: Ferdinando). Nel manoscritto, Giuseppe Guidicini scrive che questa via si chiama Via Canonica di S. Donato (odonimo ufficializzato dalla riforma delle lapidette del 1801, per distinguerla da altra Canonica (di San Pietro, attuale via del Monte)), ma che il suo vero nome era Via di S. Donato.
Itinerario, Origine ed Indicatore usarono l’odonimo Canonica di San Donato. In particolare l’Origine spiegò che il nome fu dato dopo lavori di pesante ristrutturazione della chiesa la cui facciata, che era verso il Palazzo Malvasia, fu voltata come è ora, verso via Zamboni.
Dato che è certo che la chiesa subì due restauri, il primo (in pratica una ricostruzione) nel 1454 ed un secondo nel 17511, c’è da chiedersi quale dei due fu quello a cui l’Origine si riferì.
Non può essere il secondo, in quanto Canonica comparve già nel 1692. Non può essere il primo perché dal 1454 bisogna aspettare due secoli e mezzo per vederne l’effetto sul nome descritto dall’Origine. Si può ipotizzare con il Fanti che sia la casa canonicale annessa alla chiesa ad avere dato il nome alla via, ma un’ombra di incertezza viene data dal fatto che tra la canonica (al numero 12 di via Zamboni) e la via Canonica c’è al numero 10 la chiesa.
La riforma toponomastica del 1873-78 semplificò il nome della via in via Canonica.


1Mario Fanti: op. cit., pag. 239, Giuseppe Guidicini: Cose Notabili … Vol. II, pag. 53.


Fonti

Aretusi: Origine di Bologna. Pianta di Bologna di Costantino Aretusi, pubblicata nel 1636.
Mitelli: Bologna in pianta, città del Papa, famosa pianta di Agostino Mitelli, pubblicata nel 1692.
Guidicini: Cose Notabili della Città di Bologna ossia Storia Cronologica de’ suoi stabili sacri, pubblici e privati, di Giuseppe Guidicini (scritto prima del 1837, ma pubblicato nel 1868).
Itinerario: Itinerario di tutte le strade, borghi, vie, vicoli e viazzoli della città di Bologna colla distintiva d’ogni Strada a qual commissariato di Polizia appartenga, pubblicato a Bologna nel 1835. 
Origine: origine della denominazione delle 334 strade che compongono la città di bologna, di Goldini e C.. Pubblicato a Bologna nel 1843.
Indicatore: Indicatore Bolognese riferibile a ciascun edifizio componente la città, di Sebastiano Giovannini  pubblicato nel 1854.
Fanti: Le Vie di Bologna. Saggio di Toponomastica Storica, di Mario Fanti, Istituto per la Storia di Bologna, 2000.
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