Origine di Bologna

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N.770 – Chiesa e Compagnia della Natività di Maria Vergine

Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Chiesa e Compagnia della Natività di M. V. dove prima del 1599 eravi una capelletta nella quale veneravasi dal vicinato una immagine di M. V. detta del Stellario dipinta nel Baracano del Frassinago. Alcuni devoti immaginarono di erigere una Confraternita, che dall’Arcivescovo Alfonso Paleotti fu approvata. Li 28 giugno 1599 li detti Confratelli ottennero dal Senato suolo pubblico per piedi 20 in larghezza, e piedi 13 in larghezza per ampliare la chiesa con la condizione di non aprir finestre sulla mura, ne di alzare la fabbrica della Chiesa a modo di guardare da essa nel convento di S. Giovanni Battista. Questi confratelli dail’ origine della fabbrica dei portici della madonna di S. Luca fino al loro compimento si occuparono con sommo zelo, e riuscita a raccoglier elemosine per quella gloriosa impresa. Li 28 luglio 1798 fu soppressa la confraternita, e venduto questo locale a Pietro de Luca li 11 maggio 1799 rogito Luigi Aldini.


Dalla “Miscellanea” di Giuseppe Guidicini: RISTRETTO DELLA STORIA DELLE CHIESE DI BOLOGNA E DI ALTRI STABILI (Notizie – per la parte antica – prevalentemente attinte da Bologna Perlustrata, di Antonio di Paolo Masini, Bologna, 1666, volume I

SS. Natività.
Confraternita sulle mura della città.
Il 19 agosto 1599 fu fatta la chiesa, e unitovi l’oratorio per i confratelli, i quali dal 1675, anno in cui si cominciò la fabbrica dei portici di S. Luca, finchè detta fabbrica non fu compita, furono specialmente incaricati di raccogliere le offerte che si elargivano per quest’uso.
La confraternita fu soppressa il 28 luglio 1798, e la chiesa si chiuse il 16 agosto 1808.

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