Dalle “Cose Notabili …” di Giuseppe Guidicini.
Residenza dell’arte dei sartori, i quali l’avevano anticamente sulla piazza del Comune come da rogito di Giuliano Stoppa del 12 febbraio 1294. I primi loro statuti sono del 1262. Giacomo Oretto e Tommaso d’Agostino Oretti vendettero a detta Compagnia parte di questo stabile per L. 200 il 6 febbraio 1382, e cioè a capo di una scala, una grandiosa sala in cui vi era la cappella dedicata al loro protettore S. Omobono, e lateralmente all’altare due camerini. Il 3 gennaro 1798 fu soppressa l’arte, e tolti loro i beni che gli furono restituiti nel 1800. Gli Ubbidienti di quest’arte erano gli emendatori e i bandierai. L’arte pagava di canone quattro ciambelle per ogni funzione agli Oretti in causa di una piccola stanza che serviva di sagristia, e che gli fu concessa dopo il 1382.
Dall’ “Indicatore Bolognese” di Sebastiano Giovannini:
Bottega Barbiere
Bottega Guantaio.
Casa (N.76) a due Piani.
Bottega Vetraio.